I pericoli della caccia
Ogni anno, durante la stagione venatoria muoiono mediamente 60 persone
1 ogni 3 giornate di caccia
e ne vengono ferite più o meno gravemente altre 90 (quasi una ogni 2 giorni).
In pratica, per ogni giornata di caccia c'è stato o un morto o un ferito.
Le vittime sono gli stessi cacciatori, o escursionisti, o persone che vivono o lavorano in campagna.
Per contrastare questo stato di cose, sono nate le varie iniziativa elencate nel menu 'PROGETTI IN CORSO', per affermare a gran voce che per noi è importante
La sicurezza nostra e delle nostre famiglie innanzi tutto.
Via i cacciatori dalle nostre campagne!
Questa sezione informativa serve a dare una misura, qualitativa e quantitativa, dei pericoli estremi ed ineliminabili dell'attività venatoria.
In breve: quali sono i pericoli?
La caccia consiste nel libero uso di armi da fuoco da parte di dilettanti sul territorio aperto al libero transito di chiunque o addirittura nelle altrui proprietà private a prescindere dal consenso del proprietario.
La caccia è pertanto, prima di tutto, un gravissimo problema di pubblica sicurezza.
Gli incidenti di caccia sono molto numerosi, e spesso non coinvolgono solo dei cacciatori ma anche persone innocenti; nessuno è al sicuro, sia che stiate facendo una passeggiata, o giocando con i vostri figli nel giardino della vostra casa, siete potenziali bersagli.
Il cacciatore medio è una persona qualsiasi che durante il fine settimana prende un fucile e spara a tutto ciò che si muove. Non possiede l'addestramento di un agente di Polizia, né deve dimostrare di possedere determinati requisiti psico-fisici, basta vedere quanti incidenti di caccia hanno come protagoniste delle persone troppo anziane per poter distinguere da una macchia di colore tra i cespugli se si tratti di un cerbiatto o di vostro figlio.
Un altro problema è questo: quando si sente del classico "raptus di follia" che porta una persona a sterminare famiglia e vicini, un sacco di volte il protagonista e' un cacciatore o un suo familiare. Questo e' comprensibile: se si tratta di un cacciatore, perche' uno che e' abituato sparare, uccidendo per diletto e' piu' facile che in un impeto d'ira imbracci il fucile, cosa che chi non ha mai preso in mano un'arma fara' molto piu' difficilmente. Se si tratta di un familiare è semplicemente perché c'era l'arma a disposizione, mentre in famiglie in cui non ci sono cacciatori questo non puo' accadere.
Riassumendo
Dilettanti, dotati di preparazione inadeguata, che girano armati.
Che possono entrare nelle proprietà private contro la volontà del proprietario.
Che non devono tenere l'arma nascosta alla vista, come tutti gli altri devono fare creando così situazioni potenzialmente pericolose.
Che tenendo il fucile in casa creano la possibilità che un raptus omicida abbia luogo con esiti letali.